Napoli, 18 aprile 2011 – Uno screening avviato dalla prefettura di Napoli per chiarire eventuali brogli in vista delle prossime comunali. Oggetto dell’intervento è il fenomeno che riguarda i cambi di residenza registrati durante gli ultimi mesi soprattutto nel quartiere Secondigliano e che la Polizia Municipale sospetta possano essere legati alla volontà di mettere a disposizione dei clan più voti. In realtà, i dati non concordano però con quelli nelle mani della questura che ha chiesto all’Ufficio anagrafe del Comune di Napoli di svolgere accertamenti sul caso. Secondo le indagini comunali, i flussi non sono però anomali: per la Prefettura il fenomeno è in linea con i casi registrati negli anni precedenti e ritenuti fisiologici. Di norma, infatti, le richieste di cambio residenza vengono evase anche dopo mesi ed ecco che il periodo a cui si riferiscono i vigili, e cioè da gennaio a marzo, ritenuto tempo utile per le votazioni, è in realtà sfalsato rispetto alle richieste di cambio residenza avanzate mesi prima. Per la Prefettura poi, il numero di cambi si aggira intorno ai 150, raddoppiati in virtù del numero di appartenenti allo stesso nucleo familiare, mentre per gli uomini della municipale sono molti di più. Al di là delle diverse versioni, dal Comando dei vigili fanno sapere che gli accertamenti sono comunque un atto dovuto, soprattutto per tutelare un voto trasparente a difesa della cittadinanza.
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